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Filler Iniettabili: Guida Completa

I filler iniettabili sono in grado di ringiovanire il vostro volto, ma prima di fare il grande passo, scoprite con noi i pro e i contro.

Perché provare i filler iniettabili?

Un aspetto più giovane e riposato senza dover ricorrere ad anestesia e senza bisogno di andare sotto i ferri: non c’è da meravigliarsi che, nel 2011, le procedure non chirurgiche (come le iniezioni di botox e i filler dermici) abbiano rappresentato l’82% di tutte le procedure estetiche eseguite e ben il 37% di tutta la spesa per la chirurgia plastica, secondo la Società Americana di Chirurgia Plastica Estetica (dato che include anche il Canada).

Questa è una tendenza che probabilmente continuerà a crescere, grazie al fatto che permette di considerare alternative anti-invecchiamento a metà tra un lifting e una crema antirughe. Una recente indagine svolta su più di 800 donne canadesi dalla Leger Marketing ha rivelato che una donna su quattro era aperta all’ipotesi di un trattamento iniettabile e il 34% considerava queste tecniche come una procedura quotidiana, simile allo sbiancamento dei denti e alla colorazione dei capelli.

Come funzionano i filler iniettabili?

Secondo in popolarità solo al botox, nelle procedure anti-età non invasive, i filler possono aggiungere volume al viso, di solito andando a riempire rughe e linee, e talvolta rimpolpando zone del viso che hanno perso i cuscinetti di grasso (come le guance e le borse sotto agli occhi) e recuperando la pelle dall’affossamento e dall’abbassamento dovuto al tempo che passa, spiega il dermatologo Dr. John Arlette, di Calgary.

La maggior parte dei pazienti, ci racconta invece il dermatologo Dr. Frances Jang, di Vancouver, richiedono filler dermici e iniziano i trattamenti a 30, 40 o 50 anni, ma anche i pazienti di vent’anni ne fanno richiesta, di solito per volumizzare le labbra o, occasionalmente, per riempire delle rughe del sorriso o di espressione. Le richieste continuano anche fino agli 80 anni! Il miglioramento sottile che i filler sono in grado di fornire, è un vantaggio per molti. “I pazienti non vogliono apparire radicalmente diversi”, spiega il Dr. Jang. “Inoltre, il trattamento dura appena 20 minuti e in alcuni casi si ottengono risultati immediati”. Tuttavia il medico mette in guardia sulle aspettative. “I pazienti di cinquanta anni e oltre, a volte preferiscono optare per filler dermici perché sono contrari a un lifting o perché non vogliono sprecare tempo o denaro“, spiega. “Ma a quell’età nessun filler darà lo stesso risultato finale di un lifting, se la pelle è troppo rilassata e c’è consistente perdita di volume” aggiunge. “Nei casi più estremi c’è davvero bisogno di tirare e restringere la pelle, che è ciò che solo un lifting chirurgico è in grado di fare”.

I filler dermici di prima generazione, introdotti nella prima metà degli anni 1980, erano fatti di collagene animale e dovevano essere mantenuti ogni tre mesi. Non solo: bisognava sottoporsi ad un patch test, prima di eseguirli, perché avevano causato reazioni allergiche in circa il 3% dei pazienti. Dal 2000, la ricerca ha dato il via a una serie di nuove formulazioni: alcune contengono lidocaina per rendere il trattamento più confortevole e alcuni medici ora iniettano i filler attraverso le cannule (dei tubi dalla punta smussata) anziché dagli aghi. “Un’innovazione che insieme con la lidocaina ha ridotto il dolore e il disagio del 90% o più”, secondo il dermatologo Dr. Benjamin Barankin, di Toronto.

P U B B L I C I T A'

Di seguito alcuni dei trattamenti più noti.

1. Acido ialuronico

Filler Iniettabili immagine Di gran lunga il filler più comunemente utilizzato, può rimpolpare labbra sottili e occhiaie, riempire le rughe del viso, l’acne e le cicatrici post-operatorie, riempire le pieghe naso-labiali (rughe del sorriso) e le linee che vanno dalla bocca al mento. “Possono anche essere utilizzati da soli o in combinazione con il botox, per ammorbidire le linee tra le sopracciglia”, spiega il Dr. Ariette. L’acido ialuronico si trova naturalmente nello strato intermedio della pelle e serve a mantenerla morbida ed elastica e anche se i filler sono prodotti sinteticamente, la sostanza è quasi identica a quella che produciamo naturalmente. Le cariche sono disponibili in varie formulazioni, in modo che i medici possano utilizzarle in specifiche aree. Più viscosa, ad esempio, serve per rimodellare il volto, sollevare e scolpire gli zigomi, il mento e anche il naso.

I pro: i risultati sono immediati e se non vi piace è un processo reversibile grazie ad un altro prodotto iniettabile chiamato “ialuronidasi”. L’effetto dura da 12 a 16 mesi.

I contro: non dura a lungo per le labbra (5-6 mesi). “Inoltre, c’è una ragionevole probabilità di ritrovarsi con un po’ di lividi”, conferma il Dr. Jang, “soprattutto se avete avuto iniezioni intorno alla bocca”.

Il costo: circa da 350 a 800 Euro per siringa (sono necessarie da 1 a 5 siringhe, quindi il costo totale va moltiplicato).

2. Radiesse

Composto da piccoli cristalli a base di calcio sospesi in un gel a base di acqua, viene utilizzato nella zona centrale del viso, spesso per le linee del sorriso e quelle fra bocca e mento. Rendono più morbide e toniche le aree di destinazione, ma sono anche in grado di stimolare il corpo a produrre il proprio collagene per un effetto a lungo termine.

I pro: dura in genere da 12 a 18 mesi.

I contro: non può essere utilizzato nella pelle sottile intorno agli occhi e alle labbra (dove i cristalli possono a volte rimanere visibili). Non è reversibile, quindi se non siete soddisfatti dei risultati dovete attendere finché l’effetto non svanisce.

Il costo: circa da 550 a 650 Euro per siringa, mediamente solo due siringhe sono necessarie.

3. Sculptra

Originariamente utilizzata per trattare i pazienti HIV, Sculptra è il metodo migliore per i pazienti con pelle sottile e cadente, ma che non vogliono, o non sono pronte per un lifting. Sculptra è un “filler stimolante“, il che significa che incoraggia la pelle a produrre un proprio collagene nel tempo. È fatto di poli-L-lattico, lo stesso materiale usato per produrre i punti di sutura riassorbibili.

I pro: risultati possono durare due anni o addirittura di più.

I contro: si ha bisogno di un minimo di tre trattamenti, per diversi mesi, e non si potrebbe vedere un cambiamento per 3-5 mesi. Non è reversibile.

Il costo: da 1.500 a 1.800 Euro per il trattamento.

4. La terapia al plasma e piastrine (sistema Selphyl)

Viene comunemente meno usata di quelle sopra menzionate. Introdotta nel 2009, serve a trattare rughe, zampe di gallina, cicatrici, la pelle del collo e le borse sotto agli occhi. I medici prelevano sangue al paziente e lo inseriscono in una provetta, poi attraverso una centrifuga vanno a separare le piastrine e la fibrina dalle cellule del sangue. Successivamente iniettano le piastrine nella pelle per innescare la crescita di collagene e cellule.

I pro: dal momento che è il proprio sangue, è bio-compatibile. I risultati possono durare un anno.

I contro: ci vogliono 2-6 settimane per vedere un miglioramento e servono un paio di trattamenti. Non è reversibile.

Il costo: circa 900 Euro per il trattamento.

5. Trasferimento di grasso autologo (lipofilling)

Anche questo è meno comunemente usato, si tratta di una tecnica nata intorno dal 1980. I medici estraggono grasso dalle cosce, glutei o fianchi, lo lavorano e poi lo iniettano come un filler.

I pro: utilizzando il proprio grasso si elimina il rischio di reazione allergica o di rigetto da parte del corpo. L’effetto dura almeno sei mesi.

I contro: è una tecnica più costosa e perché è necessario sottoporsi a liposuzione per estrarre il grasso e richiede tempo. Non tutte le cellule di grasso saranno in grado di sopravvivere al trapianto, fortunatamente non c’è gonfiore, disagio e noduli. Nemmeno questo procedimento è reversibile.

Il costo: da 2.200 a 3.700 Euro per il trattamento.

Che cosa può andare storto?

Le iniezioni di filler dermico devono essere somministrate da un medico o da un infermiere sotto la direzione di un medico. Se state valutando di sottoporvi al trattamento, informatevi precisamente su chi amministrerà il filler, che tipo di formazione o credenziali ha, e quante procedure ha già svolto. Non scegliete in base al prezzo più basso, consiglia il Dr. Jang. “Non sto dicendo che il più costoso è per forza il migliore, ma cercate qualcuno che vi ascolti, che abbia sia esperienza che buona reputazione nel settore“.

Quali sono le lamentele più comuni?

Che i risultati non sono visibili, o che è stato somministrato troppo filler, con conseguente faccia dall’aspetto gonfio o asimmetrico; grumi o macchie sulla pelle, talvolta lividi.

Il filler labbra può essere un risultato difficile, spiega il Dr. Barankin. Un medico che usa troppo carica o utilizza il tipo sbagliato di prodotto vi può lasciare con le classiche “labbra a canotto” (vi ricordate di Goldie Hawn nel film “Il club delle prime mogli”?). Optate per un medico che prenda con calma la situazione. “Si può sempre aggiungere filler in seguito, se non fosse abbastanza” conclude l’esperto.

Sebbene la nuova generazione di filler dermici abbia molte meno probabilità di indurre una reazione allergica, vi è ancora il rischio di questo e di altri effetti collaterali. Chiedete al vostro medico quali sono i possibili effetti collaterali e i rischi della procedura, e cosa si dovrebbe fare se si dovessero verificare. La Health Canada riferisce di episodi di dolore, ecchimosi, arrossamenti, gonfiori, noduli (vescicole), ascessi, infezioni, decolorazione della pelle e iper-pigmentazione. Possono crescere dei noduli dovuti al posizionamento improprio del materiale utilizzato per la procedura.

Quando non sottoporsi al trattamento

La Health Canada consiglia di rinviare di un trattamento di filler dermico se si ha la pelle infiammata o infetta, brufoli, cisti, eruzioni cutanee o orticaria. Evitate la procedura completamente, se soffrite di un disturbo della coagulazione, una tendenza ad un eccesso di cicatrici o una storia famigliare di gravi allergie, in particolare quelle contrassegnate da possibile shock anafilattico.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.